LA PRINCIPESSA SENZA NOME
C’era una volta, in un paese lontano lontano, un giovane re, perdutamente
innamorato della sua regina, ma tanto tanto innamorato da desiderare per entrambi
una bambina che avrebbe allietato le stanze e i corridoi del loro immenso palazzo.
Il giovane re si chiamava Piangomai e la sua sposa era la regina Senzafesta.
Il giorno della nascita della piccola principessa fu festa grande; tutti i lavoratori
del regno chiusero le loro botteghe per assistere alla presentazione della bambina.
Furono chiamati i musicisti più noti, le cantanti dalla voce più melodiosa e
fiori su fiori ricaddero a tappeto intorno alla culla reale.
Ma nella camera della regina regnava una grande agitazione. Re Piangomai camminava
avanti e indietro con il mento nella mano, mentre la regina Senzafesta, appoggiata
sui guanciali, teneva la bambina cullandola tra le sue braccia. "Bisogna dare
un nome alla bambina — esordì ad alta voce il sovrano, con il dito reale puntato
al soffitto — Non un nome qualsiasi, come ce ne sono altri cento o mille nel
regno. Ne voglio uno speciale, tutto per lei. Perché si possa dire, ascoltandolo,
questa bambina è figlia di re." La regina aveva già le lacrime agli occhi, perché
il suo cuore senza festa le suggeriva solo nomi poco allegri.
Il re crollò a sedere sulla poltrona reale e un po’ invidiava la sua sposa perché
lui non aveva mai saputo piangere; ci pensò un po’ su poi concluse: "Ho deciso.
Chiederemo consiglio alla strega Tribolina."
Detto fatto la notte seguente il re preparò la carrozza per sé e per la regina
e insieme partirono alla volta della foresta, dove ...
( Samy )
cara lettrice, caro lettore,
la fiaba ci è giunta incompleta. Abbiamo deciso di pubblicarla ugualmente per
offrire uno spunto in più per l'invenzione di una fiaba nuova.
Prova allora a continuare tu questo racconto e, se ti piace l'idea che altri
genitori possano leggere la tua fiaba ai loro bambini...inviacela!